Storia antica e Geografia[]
L'arcipelago di Agni, situato a Grand Gaia nord-orientale, fu unificato sotto un unico Impero, sotto il controllo dell'Imperatore, con la capitale situata ad Agni, dove era stato inizialmente fondato.
L'impero di Amdahl e il regno di Palmyna separavano l'impero dal regno di Sama, suo storico rivale. I due infatti si contesero a lungo le acque di confine, dovendo anche combattere i pirati che imperversavano nel frattempo.
Uno degli imperatori si dice che fu maledetto e dovette essere rinchiuso in un sotteraneo.
Gli imperatori si succedettero, l'impero crebbe rigoglioso e una delle imperatrici, detta la Tiranna, fece costruire un Colosseo dove i gladiatori potevano testare la loro forza e i nobili divertirsi.
Ma l'imperatrice Matha non aveva costruito il Colosseo solo per svagarsi, bensì per testare le sue creazioni.
Lilly Matha era infatti una potente strega delle arti oscure e creò degli indumenti come diademi e corone da dare ai suoi combattenti.
Questi esperimenti furono poi portati avanti dalla figlia Lilly Laze e custoditi come segreto imperiale.
L'arena di Randall è ispirata proprio al colosseo delle due Lilly.
Molte leggende parlano poi di Eve, una piratessa che affrontò molte volte le autorità di Agni.
Si dice che al suo seguito ci fossero mostri marini che spingessero la sua nave in mancanza di vento.
Quando fu finalmente catturata le fu chiesto di liberare lo spirito dell'imperatore dalla maledizione in cambio della libertà, tuttavia fu sconfitto solamente da un'evocatore secoli dopo.
Prima della grande guerra[]
Vargas & Lava-Giovani fiamme[]
Vargas, figlio di un'ufficiale scomparso, iniziò ad allenarsi fin da giovane per entrare a far parte dell'esercito, combattendo infinite battaglie e autoproclamandosi “il guerriero di fuoco”.
Lava era una spadaccina che aveva partecipato a un progetto segreto nell’Impero di Agni ed aveva scalato i più alti gradi dell'esercito.
Vargas, troppo sicuro di sé, sfidò Lava appena la incontrò ma fu pesantemente sconfitto.
Colmo di vergogna e spodestato dal suo titolo, Vargas partì per un viaggio per diventare più forte, sfidando chiunque incontrasse.
Arrivò in un villaggio invaso da Legtos e insieme a una cuoca fece piazza pulita, arrostendoli e friggendoli per bene.
Incontrò anche un ragazzo, anch'esso in viaggio, proveniente da una famiglia di fabbri che, vedendo la forza di spirito e sicurezza dello spadaccino, potenziò la sua attuale spada e gli promise che un giorno avrebbe forgiato un'arma potentissima per lui.
Vargas tornò alla capitale deciso a ri-sfidare Lava, che lo stava aspettando; i due combatterono intensamente ma il duello finì in una parità.
Quindi decise di continuare il suo cammino finchè incontrò il samurai maledetto Mifune che, dopo essere stato sconfitto, chiese all'eroe di ucciderlo per liberarlo dalla maledizione.
Vargas disse a proposito della sua morte: "E' morto come aveva desiderato".
Altri avvenimenti degni di nota[]
Sale al trono il principe Orwen, diventando l'imperatore di Agni.
Il suo ononimo fratello, Agni, diventa il capo dell'esercito.
Nel mare di alberi Marleg (si suppone) fu trovato un bambino-bestia, Zegar, che fu allevato e allenato per combattere nell'esercito imperiale.
Lancia, dopo aver sterminato i Legtos e averli fritti con olio cuore, aprì un ristorante nella capitale il Lan-Lan e poi partì alla ricerca della Fenice Ramsa.
Liza, una maga dell'impero, destinata a diventare sacerdotessa scappò e imparò la piromanzia, la sua magia risultò utile nel futuro.
La famiglia di Dia, originaria di Atharva, si trasferì a Agni, dove la ragazza crebbe insieme al suo drago Dragzoll.
La Grande Guerra[]
Fasi iniziali[]
La nascita dell'Eroe del Fuoco-Vargas,Lava & Phee[]
Gli dei iniziarono l'invasione, liberando Phee e ordinandole di attaccare Agni.
Vargas fu in prima linea per respingere gli attacchi, insieme a Lava e al principe Agni.
Lava aveva proseguito il progetto segreto e l'imperatore le aveva donato delle ali, adesso era paragonabile a una divinità.
La pirocavaliera tese un'imboscata alla dea caduta, mentre Vargas fermava l'avanzata dell'esercito divino, ma le sue fiamme erano deboli contro la dea tiranna e fu sconfitta.
Donò le sue ali a Vargas, stremato dai continui attacchi, e tornò ad allenarsi mentre Phee, annoiata, tornava da Cardes, il dio a capo dell'esercito.
Grazie alle nuove ali Vargas recuperò le forze e la sua potenza trascese quella degli dei, ma di Lava non vi era più traccia.
I due principi imperatori-Agni e Orwen[]
Mentre il principe Agni era il comandante dell'esercito, suo fratello Orwen era il primogenito e quindi l'imperatore.
Durante la guerra usò la magia della sua antenata per potenziare Lava e Zegar, ma in realtà era solo un codardo e rimase per la maggior parte della guerra al sicuro a palazzo.
Durante l'attacco di Phee Orwen richiamò Agni a palazzo, invitandolo a fuggire con lui, ma il fratello fu disgustato dalla sua codardia e prese il comando per organizzare una valida difesa.
Un'ultimo squadrone di cavalieri imperiali riuscì infine a salvare la capitale, si dice che fosse guidato da Agni, portando avanti lo stemma imperiale.
Il viaggio del Fabbro e della Cuoca-Gallant & Lancia[]
Galant, figlio di una famiglia di fabbri, partì per un viaggio dopo la morte di suo nonno, per allenarsi e trovare nuovi componenti.
Dopo aver incontrato Vargas si recò verso le montagne, dove trovò un frammento celeste con cui fabbricò un elmo (non ancora specificato) e uno strano minerale.
Quando tornò in città trovò gli dei che stavano distruggendo tutto e si recò al vulcano per forgiare la Dandelga, la spada che regalò a Vargas come promesso, per poi ritirarsi sul vulcano a forgiare armi senza sosta, si dice che alle sue spalle apparì il demone Asura ad aiutarlo.
Lancia intanto viaggiava alla ricerca di Ramsa la fenice, che era l'ingrediente del suo prossimo piatto.
Combatté a colpi di padelle e forchette e coltelli (come se fate arrabbiare una donna in cucina insomma) e alla fine Ramsa riconobbe la sua ostinazione, strappandosi un pezzo di carne.
Tornata alla capitale trovò il suo ristorante distrutto dagli dei.
Prese una bancarella e utilizzò il suo prezioso ingrediente per curare i soldati.
La sua rabbia e la sua abilità narrano che cucinò perfino gli dei sulla sua padella.
Altri Avvenimenti[]
Dia decise di partecipare alla guerra usando le magie che le aveva insegnato sua nonna, i suoi attacchi furono particolarmente efficaci contro le truppe acquatiche grazie al suo sangue Atharviano, che conferiva poteri elettrici alle sue magie.
Zegar comabattè con devozione e Orwen gli conferì un potere che si fuse con i suoi artigli.
Chiamò quest'arma “Anima dell'imperatore” e si schierò in prima linea, pronto a dare la sua vita se necessario.
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Verso la Fine dell'impero[]
La leggenda del Fuoco-Vargas,Tia,Lava,Phee e Ark
La prima ondata era stata sconfitta e l'impero era rimasto in piedi solo grazie a gli sforzi dei grandi eroi.
Lava, dopo essere stata sconfitta e aver ceduto le sue ali si ritirò, ma il fuoco che le bruciava dentro fece crescere delle nuove ali, insieme alla sua voglia di combattere ancora.
Lava tornò quindi sul campo di battaglia, attirando di nuovo l'attenzione di Phee.
Vargas, mentre stava respingendo le orde nemiche fu attaccato da una ragazza umana, Tia, che lo accusava di aver distrutto le foreste ed era intenzionata ad ucciderlo.
Vargas non ebbe altra scelta che ucciderla e apparì un cavaliere che aveva lottato insieme a lui durante la guerra.
Disse che Lucius avrebbe salvato gli umani se gli eroi sarebbero stati uccisi.
Incerto se quella fosse la verità sfidò Ark in combattimento, superando il potere degli dei e risplendendo di fiamme.
Alla fine Vargas fu trafitto dalla spada del discepolo, mentre Lava cadde sotto gli attacchi di Phee o Ark, avviando l'impero alla distruzione totale.