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Nove reliquie più antiche della primordiale nascita delle ere, potenti al punto tale da essere temute anche dai Divini Dieci. L'artefice è ignoto e la loro potenza mai totalmente scatenata, a quanto si dice. Pochi possono giurare di averli visti con i propri occhi ed essere sopravvissuti, ancor meno sono i privilegiati ad esserne stati, seppur per brevissimo tempo, loro possessori. Circolano a tal proposito numerosissime leggende, certo è che una loro comparsa divenne nel tempo presagio di grandi sconvolgimenti.

Infine alcuni Tesori vennero radunati dagli dei. Non potendo distruggerli, i Divini decisero di affidarli alla custodia dei leggendari 12 Guardiani. Questi svolsero eccellentemente il compito a loro assegnato, ma come sappiamo scoppiò tra loro una guerra fratricida, ed un Discepolo ne approfittò per sottrarre i Tesori e nasconderli. Allo stesso modo, una dea entrò in possesso di due Tesori e li allontanò dall'influenza dei Divini. Nel frattempo, altre sacre reliquie emersero dai più tenebrosi antri di Grand Gaia proprio al tempo dello scoppio della Grande Guerra, contribuendo enormemente alla caduta delle nazioni umane nel caos. E mentre grandi eroi sfruttavano questi immensi poteri, un oscuro Guardiano mieteva vittime nell'intento di far ripiombare nell'oscurità l'esistenza dei Sacri Tesori...

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Rineth, il Cristallo
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Tempo prima della Grande Guerra, l'umanità era minacciata da continui dei demoni di Ishgria. Rineth invocò i Divini chiedendo loro il potere necessario per difendere il suo popolo. Le fu concesso, e fu così che sconfisse innumerevoli nemici. Ma questo non la rese amata dal popolo, che anzi iniziò a temerla quasi lei stessa in possesso di capacità e istinti demoniaci. Secondo altre fonti, Rineth trovò in giovinezza un misterioso cristallo in una grotta, e col tempo questo le permise di ottenere poteri straordinari. Temendo che tanto potere potesse un giorno arrivare a minacciare le divinità stesse, un dio tentò un giorno di strapparle il Cristallo Sacro. Fu quella la prima occasione mai ricordata in cui un essere umano colpì e sconfisse una creatura divina. Da allora, Rineth venne definitivamente marchiata come essere demoniaco ed ostracizzata dalla società. Iniziò così la sua fuga, braccata dalle stesse divinità che aveva osato affrontare, ma il Cristallo era ormai divenuto un'arma troppo potente, e gli dei capirono che per la loro stessa vita era meglio cessare l'inseguimento. Infine, Rineth si ritrovò in un villaggio attaccato da un demone. Qui si perdono le sue tracce: del combattimento che ne seguì si parla unicamente della presenza di due demoni, che combatterono l'uno contro l'altro.

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Quartz, il Bastone
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Un Discepolo dei Divini, che per primo si interessò e fece scoperte straordinarie riguardo ai Tesori. Tradì gli Dei, e per questo ogni sua informazione è stata eliminata dalle pagine di storia (ma non del nostro Lore :P). Perseguitato, fuggì ad Ishgria, ma non prima di aver sottratto agli dei 2 Tesori in loro possesso, custoditi dai 12 Guardiani: la leggendaria Kortz Lezetta, il Bastonsacro. In seguito venne in possesso anche degli altri, studiandoli e dando loro i nomi con i quali sono attualmente conosciuti. Secondo alcuni, fu proprio dando loro un nome che Quartz ne risvegliò i relativi poteri dormienti, apparentemente legati alla terra di Ishgria. Dopo un periodo d'esilio nella Terra dei Demoni, i suoi poteri furono sufficienti per permettergli di tornare a Grand Gaia. Qui rinominò nuovamente i Tesori Sacri ed In seguito iniziò a distribuirli agli umani, forse nell'intento di aiutarli a combattere gli dei in futuro Da allora, la consapevolezza dell'esistenza delle reliquie iniziò a diffondersi tra gli esseri umani.

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Duran, la Spada
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Tempo prima della Grande Guerra, un temibile demone apparve di sorpresa a Grand Gaia. Gli dei tentarono invano di affrontarlo, ma il demone sfuggì al loro contrattacco, lievemente ferito, e iniziò a saccheggiare un villaggio vicino. Fu allora che una dea apparve di fronte a Duran, eroico spadaccino, implorandolo di salvare gli abitanti inermi. Per permetterglielo, la dea concesse al cavaliere la Spada Sacra. E il demone venne facilmente sconfitto. Il fatto che Duran riuscisse ad impugnare tale spada fu però fonte di paura per gli dei, che iniziarono a temerne il potere. I Divini decisero dunque di iniziare punendo la dea che aveva posto nelle sue mani la reliquia, ma Duran giunse in suo soccorso eliminando i Discepoli inviati contro di lei, per poi dedicarsi allo sradicamento della minaccia rappresentata dai demoni sfuggiti al Sigillo di Lucius. Ma anche lo spadaccino era consapevole che tale potere era eccessivo nelle mani di un mortale, e scelse infine di sigillarlo per non permetterne l'uso alle generazioni future. Ma poco prima, il fratello del demone sconfitto al tempo della sua acquisizione della Spada si presentò davanti a lui in cerca di vendetta. Allora il Tesoro brillò di una lucentezza mai vista prima, il suo potere spaventò gli dei che, dopo aver assistito alla morte del demone, rifiutarono di perseguitare ulteriormente Duran e la dea che proteggeva. Di lì a poco, della Sacra Spada se ne persero le tracce.

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Mahalu, l'Ascia[]

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La dea che affidò a Duran la Sacra Spada, e per questo le sue vicende vennero cancellate dagli annali storici. Venne in possesso anche di un secondo Tesoro, l'Ascia Sacra, che invece tenne per sé. Il suo intento era di debellare l'allora preoccupante minaccia demoniaca. Iniziò allora insieme a Duran ad affrontare demoni su demoni in ogni loro invasione di Grand Gaia, acquisendo grande fama che li rese invisi agli dei. Da allora dovettero preoccuparsi di guardarsi le spalle in continuazione, braccati dai Divini, attaccati dai demoni. Fu dopo questi numerosissimi scontri che i due Tesori iniziarono a manifestare un sempre maggiore potere. Alcuni dicono dunque che Mahalu tradì gli dei proprio nell'intento di risvegliare i poteri dormienti dell'Ascia a fini personali, mentre tanti altri rifiutano tale tesi, dicendo che d'altro canto donò la Spada a Duran ed i suoi intenti erano perciò onesti.

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Nadore, la Lancia
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Una creatura misteriosa la cui storia è inscindibile da quella riguardante la Sacra Lancia. Notizie riguardanti Nadore risalgono a molteplici e distanti periodi storici, dunque non poteva essere umana; allo stesso modo si diceva che non fosse né di origine divina né demoniaca. In quanto custode, forse manifestazione della Lancia stessa che in tal modo era in grado di esercitare una propria volontà indipendente, Nadore era venerata quale protettrice di tutti i soldati. Tra le sue scarse apparizioni, non confermate dagli storiografi ufficiali, ne venne riscoperta una secondo la quale Nadore apparve con la Lancia proprio nel periodo di maggior acume della minaccia demoniaca a Grand Gaia. Pare che secondo un altro racconto recentemente riportato alla luce, una leggenda diffusa tra i demoni di Ishgria, il possesso della Lancia garantisce all'utilizzatore la capacità di cambiare il mondo. Nonostante ciò, la leggenda afferma che proprio Nadore abbia rifiutato di inginocchiarsi alla volontà di chiunque, preferendo (o forse riferendo le parole impostele dalla Lancia) seguire le proprie indipendenti decisioni.

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Charis, il Pugnale
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Custode del Pugnale Sacro proveniente dalla Repubblica di Atharva. Secondo una leggenda, proveniva da una famiglia che aveva fatto sacro voto di proteggere i Tesori Sacri ed impedire che cadessero nelle mani di esseri umani potenzialmente pericolosi. Dei membri della famiglia, pare che fosse il più legato alla volontà insita nei Tesori stessi. Divenne un custode in giovane età, nel farlo gli venne affidato il Pugnale (o piuttosto fu scelto dal pugnale) e con la Reliquia riuscì fin da subito a sconfiggere innumerevoli demoni, secondo alcuni una grottesca esagerazione, secondo altri la dimostrazione del potere del Pugnale e del suo custode. Secondo una leggenda di Atharva, la storia di Charis è legata a quella di Dilias, il dio dei morti, un patto il cui prezzo sono le anime dei malcapitati. Racconta che chiunque entri in possesso di uno dei Nove Tesori, viene raggiunto nella notte da un ragazzo che emerge dall'oscurità ed improvvisamente pugnalato al cuore, cosa che pare sia realmente accaduta in molteplici occasioni nel corso della storia. Questo per mantenere il segreto riguardo ai Tesori, chi può dire per quale fine, così come indecifrabili sono le ragioni che spinsero Charis a ciò. Recenti scoperte hanno però dimostrato che numerosi demoni di Ishgria erano e sono tutt'ora a conoscenza dell'esistenza dei Tesori, ed anzi la loro intenzione di entrarne in possesso è sempre stata grande, cosa che porterebbe a impensabili ripercussioni su Grand Gaia. Dunque l'intento di Charis e della sua famiglia parrebbe essere proprio quello di eliminare i possessori dei Tesori nell'intento di far ritornare questi nell'oscurità e prevenire la loro caduta nelle mani dei demoni. Tuttavia, dopo la morte di Charis non è pervenuta ai tempi presenti alcuna notizia riguardante questi misteriosi custodi.

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