Ladri, maghi cavalieri e perfino bardi. Le storie degli uomini che sono vissuti durante la grande guerra e hanno combattuto contro gli Dei.
I Ladri e i predoni[]
Leon[]
Questo bandito domina i territori intorno al devastato Impero di Agni.
Cresciuto in un orfanotrofio, fuggì quando scoprì che un ufficiale si appropriava delle sovvenzioni.
Decise di diventare un bandito e di derubare funzionari governativi disonesti, soldati e mercanti. Armato con due pugnali, non uccide mai le sue vittime, ma si limita a ferirle.
Quando è scoppiata la guerra contro gli dèi ha impugnato le spade con le quali combatte per il popolo.
Leon si scontrò spesso contro l'autorità degli dèi e dei pubblici ufficiali, ma presto divenne conosciuto come un giustiziere che combatteva contro chiunque tormentasse gli umani.
Leon non badò a queste parole e continuò a rubare, come se volesse dimostrare a tutti di non essere altro che un ladro.
Verica[]
Un pirata del mare di Sama.
I nemici che lo hanno sottovalutato per il suo aspetto pacifico e il modo di parlare pacato, non hanno avuto il tempo di pentirsene.
Velocissimo e possente, riusciva ad abbattere i rivali in un lampo.
Il suo corpo enorme e il volto barbuto lasciavano senza parole coloro che se lo ritrovavano di fronte. Parlava in modo misurato e il suo diario di bordo dimostra che è sempre riuscito a mantenere l’ordine sulla sua nave. In battaglia era un vero demonio e intere flotte fuggivano quando vedevano la sua bandiera.
Trascorse gran parte della sua vita senza uno scopo preciso, finché non trovò un bambino tra i relitti di una nave della marina.
Decise di crescerlo e farlo diventare il suo successore.
Verica si guadagnò l'appellativo di Re dei mari, ma la sua preoccupazione maggiore fu sempre il benessere del piccolo Mega.
Zaza[]
Bandito proveniente dalle montagne ai confini del Principato di Vriksha. Zaza era un uomo che molti abitanti di Vriksha definivano rozzo e prepotente.
Tuttavia, era abilissimo con l’ascia: si diceva che fosse in grado di abbattere un grosso albero con un solo colpo!
Quando andava in città i suoi baffi attiravano le ammiratrici, che gli andavano intorno come se fosse un nobile.#the power of mustache
Zaza continuò la sua vita da bandito e i suoi seguaci lo elessero loro capo. Cercò di rifiutare quel ruolo ma, quando alcuni uomini furono uccisi dagli dèi, fu colto da una rabbia violenta e affrontò le divinità brandendo l’ascia.
Non solo gli dèi, ma anche gli uomini impararono a temerlo, a causa della sua rabbia che gli procurò il soprannome di "Zaza il Feroce".
Grafl[]
Questo pirata dei cieli, noto in tutta la Repubblica di Atharva, usava una pistola proveniente da un altro mondo.
Grafl, con la sua famiglia, proteggeva le navi volanti; in seguito a dei contrasti familiari, rubò un vascello e fuggì.
Le autorità lo accusarono di pirateria, ma lui cercò sempre di vivere onestamente.
Un giorno combatté contro Falma, un soldato della Repubblica, e, colpito dall’abilità del rivale, Grafl gli chiese di unirsi a lui, ma Falma rifiutò.
I due divennero comunque amici e combatterono spesso insieme, solcarono i cieli a bordo della sua nave, combattendo gli dèi che incontravano sul loro cammino.
Inizialmente forniva solo fuoco di copertura all'amico Falma, ma poi annientò personalmente molti dei.
Come riconoscimento per l'aiuto di Grafl, Falma iniziò a chiamarlo affettuosamente Imperatore dei cieli.
Ad un certo punto però la nave di Grafl fu colpita e iniziò a precipitare. Falma, preso dalla rabbia annientò il dio che lo aveva colpito, per poi lasciarsi precipitare.
Ma all'improvviso la nave riprese quota e Grafl prese al volo la mano dell'amico.
Degna di nota resta la storia di Julius, superstite di guerra che i due avevano salvato presso Grand Gaia e che allevarono.
Raiden[]
Il potente capo di una banda criminale che seminava il panico nelle terre di Atharva.
Dopo il calar del sole, i cittadini della repubblica si rinchiudevano nelle proprie case per timore di avere a che fare con questo terribile bandito, che adorava terrorizzare le proprie vittime.
Nemmeno le forze armate riuscirono a catturarlo, ma ci pensarono Falma e Grafl.
Allo scoppio della guerra, tuttavia, venne liberato per combattere contro gli dèi.
Si accanì contro Eze in quanto voleva impadronirsi della sua spada del tuono, Batootha, ma non riuscì nel suo intento.
I Combattenti e i Maghi[]
Goltovah[]
Un mago troppo sicuro di sè che lavorava come stratega per i cavalieri dell'Impero di Agni.
Nonostante le sue indiscutibili abilità, i soldati lo disprezzavano per il suo atteggiamento altezzoso e, per questo motivo, non gli vennero date molte possibilità di scendere sul campo di battaglia.
Il suo soprannome di "stratega imbattuto" gli venne affibbiato ironicamente, eppure lui lo sbandierava con fierezza.
Fu Weiss a riportarlo con i piedi per terra, infliggendogli una bruciante sconfitta.
Dopo di ciò, Goltovah iniziò a riflettere sugli aspetti realmente importanti della vita.
Jaegar[]
Un giovane generale del Regno di Sama in grado di instaurare un rapporto amichevole con il popolo di Savat.
Era un vecchio amico di Selena, una dei Sei Eroi.Nonostante fosse conosciuto principalmente come un superficiale donnaiolo, le sue abilità come soldato e comandante erano degne di nota.
Per proteggere le donne del regno, si stabilì in una fortezza di ghiaccio poi andata distrutta nella lotta con gli dèi.
Spalleggiò i guerrieri di Savat nel corso delle numerose battaglie da essi intraprese, riportando una ferita a un occhio.
Soccorso da Selena, le confessò il suo amore, ma nessuno sa se le sue parole fossero sincere,Selena nel dubbio lo strinse dicendogli "ti voglio bene anche io amico!".
Bahvel[]
Un soldato di Bariura che, dopo essersi distinto per il suo coraggio, entrò a far parte della cavalleria.
La sua determinazione gli valse numerose medaglie e gli permise di scalare le gerarchie militari, ma il suo carattere poco socievole lo isolava dai suoi commilitoni.
Pur essendo un tipo pacato, in battaglia si trasformava in un demone assetato di sangue.
Stabilì un rapporto di amicizia con Magress, uno dei Sei Eroi: i due divennero noti come "gli amici senza molti amici".
In seguito, però, Bahvel venne ingiustamente accusato di avere raggirato il padre di Magress. Nonostante le incomprensioni, l'abile soldato continuò a spalleggiare Magress senza farsi notare.
Quando un cavaliere pazzoide si mostrò dicendo di voler uccidere Magress in nome della luna degli dei, Bahvel si sacrificò per salvare l'amico.
Il cavaliere nero, scoperta l'identità del suo salvatore, si pentì di averlo accusato in passato e trafisse Narza con la sua arma Leomurg.
Il popolo[]
Questi personaggi non combatterono direttamente contro gli dei, ma è giusto citarli.
Talos[]
Un eremita che viveva nell'area circostante la Repubblica di La Veda.
Nonostante gli piacesse attaccare briga con i viaggiatori, pare che utilizzasse la sua abilità nel maneggiare il fuoco per proteggere i vicini dai mostri e che distribuisse medicinali ai malati.
Nonostante la sua indole parassitaria e ostile, si dice che fosse sempre pronto ad aiutare chiunque riuscisse a risolvere i suoi indovinelli; era conosciuto come il Montanaro ed era spesso visitato da una persona molto influente, desiderosa di ascoltare quell'uomo tanto colto. (ci nascondono tutto ciò)[1]
Elton[]
Un poeta errante della Repubblica di La Veda che si guadagnava da vivere cantando in un bar e divenne molto famoso.
Alcuni sostengono che la sua celebrità derivi da una pozione magica donatagli da una fata che aveva salvato nel bosco, il che spiegherebbe l'effetto incantatorio delle sue canzoni.
Esse avevano il potere di incantare sia le persone che i mostri.
Una giovane aristocratica lo ingannò,confinandolo in una torre dove avrebbe suonato solo per lei.
Tuttavia riuscì a scappare convincendo la guardia ad aprire la porta e chiamando le fate ad aiutarlo.
Zeul[]
Un giocatore d'azzardo della Repubblica di La Veda, abituato fin da bambino a passare da un casinò all'altro.
Spesso riusciva a vincere cospicue somme di denaro, ma si dice che ricorresse anche all'inganno mettendo in atto dei trucchi tramandatigli dai suoi maestri.
Guadagnava cospicue somme di denaro con l'inganno, ma poi dilapidava tutto ciò che aveva in poco tempo; pare che spendesse i suoi soldi nei casinò di un altro mondo, giocando con i demoni e puntando cifre spropositate.
Era inoltre un abile combattente, ma non era certo baciato dalla fortuna.
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